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tra ricordi e realtà


di Membro VIP di Annunci69.it marcoxverso
26.11.2019    |    481    |    2 9.0
"Con delicatezza e ovviamente sapienza mi lubrifico il culo e pin piano iniziò a spingere e subito franò dentro , dando molti colpi in rapida successione senza..."
Questo racconto si rapporta ad una quindicina di anni fa e per qualche motivo si rapporta con il racconto Pistone , per motivi che capirete solo leggendo prima Le origini ..Pistone .
… era il mese di Novembre ,passate da poco le 23 era freddo e pioveva come non mai, tornavo a casa dopo la partita di calcetto del mercoledì con i colleghi , e si sa la notte è magica , e stando solo allungo per vedere qualche culo all’aria ma la serata non prometteva granché visto la piogge e le temperature , fino a che nel buio della via Prenestina vedo una mano che mi fa cenno di fermarmi per l’intensità della pioggia , avevo capito che era una prostituta, ma decisi di fermarmi di lasciarla li con quel tempo non me la sono sentita, una volta saliti non fece che ringraziarmi si tolse di dosso tutti gli abiti fradici dalla pioggia e rimase con una mini gonna che si vedeva a malapena e un toppino rosso fiamma, insolitamente anche se il corpicino esile aveva un bel seno sodo e rotondo.
Fatto qualche km mi disse dove arrivavo , io gli risposi che era meglio che mi indicasse lei la strada di casa sua che l’avrei accompagnata sotto casa, altrimenti il passaggio non sarebbe servito a nulla, lei sorrise poi mi disse che ero gentile e gli sarebbe piaciuto ringraziarmi se sarei salita con lei .
Sebbene salire non mi allettava troppo cercai di concludere in macchina , lei insistette e non che servisse molto per convincermi, arrivati sotto casa sua salimmo insieme, inutile dire che l’appartamento era minimale , ma non tetro, mi invitò a sedermi sul divano immenso e in apparenza anche pulito, che lei sarebbe andata in bagno ad asciugarsi e riscaldarsi in doccia, aspettai con impazienza mi palpavo il cazzo , ero quasi tentato di segarmi per avere poi una durata maggiore, ma in pochi minuti usci lei dal bagno con una canottiera nera lucida e un mini perizoma nero con bordi di pizzo rossi, era bella davvero se pur non una cavallona, era alta poco più di 160 centimetri più tosto esile ma il seno sistemava tutto adesso che lo vedevo nelle trasparenze della canotta …si che era da urlo, rifatto ma rifatto bene.
Si fermò avanti a me sentivo l’odore del bagno schiuma la mia faccia era alla stessa altezza del suo sesso, feci per toccarlo ma lei mi sposto ma mano e con un gesto della testa mi fece capire che non era quello che dovevo fare, mi alzai e la cinsi con le mani, perlustrando ogni centimetro del suo corpicino, fino ad arrivare al culo tondo e duro piccolino , e sentii che si irrigidì ma non mi fermò, le leccavo il collo e poi lei il mio, eravamo entrati in una spirale lussuriosa che non si poteva tornare indietro , le mie mani non riuscivano a stare ferme , lei si stacco da me e si inginocchiò davanti al mio pacco.
Non ci volle molto a sbottonarmi i pantaloni e iniziare a succiarmi l’anima, in tutto questo andamento lussurioso una cosa non mi tornava, che non si era mostrata nuda molto più comodo e sbrigativo, il fatto che mi blocco le mani per sentirle la patata e il fatto che si irrigidì sentendo le mani che gli scivolavano sul culo e senza farmi arrivare ai pertugi si inginocchiò, si era fatta strada ormai dentro di me il fatto che fosse una trans, la cosa ormai non poteva far differenza, accecato dalla lussuria e dal suo sapere cosa fare, mi eccitava a dismisura, azzardai dicendogli se me lo facesse mettere dentro si mise carponi sul divano e prese il cazzo con mano ferma e se lo piazzò dentro e il mio ritmo non serviva tanto brava che era si inculava da sola, ero quasi sul punto di venire di dissi di girarsi , lei mi disse sei sicuro di volermi girata mi disse, io con fare perentorio passai la mano davanti e presi il cazzo ed iniziai a segarlo, mi fermai quasi subito, la feci voltare per poi allargargli le gambe e penetrarla di nuovo con la mia mano che continuava a segarla, lo feci in modo da andare più veloce con la mano di quanto andavo dentro e fuori con il cazzo come a voler venire insieme, cosa che non servì poi a nulla perché l’eccitazione unita ai ricordi di Pistone mi fece svuotare l’anima.
Franai sul divano con ancora il cazzo di Leyla in mano, è cosi che si chiamava, senza nessuna voglia di lasciarlo, continuando a segarlo con meno vigore, recuperate in fretta le forse anche a causa della partita di qualche ora prima invitai Leyla ad alzarsi e fatta posizionare con il suo cazzo davanti a me, ce si aveva perso un po’ di vigore ma comunque ancora in tiro guardandola mentre gli accarezzavo quell’armese di una ventina di centimetri gli dissi di come avesse fatto a tenerlo nascosto, lei sorrise ed io non distoglievo gli occhi da quel palo di carne, che con le mie carezze più per sentirlo in mano come un ricordo lasciato nel dimenticatoio che prepotentemente riaffiorava nella mia testa.
Leyla si rese conto del mio stato, che stavo pensando a qualcosa che da tempo non echeggiava nella mia testa ,mi chiese a cosa stessi pensando, io gli risposi che erano riaffiorati dei ricordi che non so se fosse belli o brutti, lei replicò comunque interessanti…però, io sempre con le mani tutte e due più serrate su quel cazzo che di nuovo si inturgidiva.
Anche se non avessi detto cosa c’era esattamente nella mia testa, Leyla mi poggiò le mani sulla testa e prima accarezzandomi i capelli poi invitandomi con piccole spinte versi di lei , verso il suo arnese riuscì ben presto a farmi prendere il cazzo in bocca e guidando lei l’andamento, cosa che duro poco, presto gli presi le mani ed insieme alle mie andammo a saggiare la consistenza delle sue tette, mentre io pompavo e leccavo il cazzo come se avessi di nuovo trovato un piacere che non ricordavo più il sapore.
Leyla mi invitò ad alzarmi, tirandomi per le mani che insieme alle sue erano sul suo seno, mi abbracciò ed iniziammo a baciarci cosa che prima non ebbe voluto, e mi fece scivolare il cazzo sotto le mie palle, ed iniziò a farmi sentire il suo randello che mi solleticava lievemente il buchetto da tempo inviolato e le palle con la sostanziale nuova e più prepotente mia erezione ed eccitazione, anche per merito mio la lubrificazione intorno al suo cazzo scivolava tra le mie gambe come se stesse davvero a scoparmi, cosa che ormai volevo riprovare, e l’occasione non poteva essere delle migliori quella che quella sera piovosa mi aveva regalato.
Mi staccai da Leyla e mi sdraiai sul divano allargando le gambe mentre la tiravo a me, invitandola chiaramente a penetrarmi , sussurrandogli di far piano, perché era da tempo che non lo facevo e che mai mi sarei aspettato di farlo di nuovo.
Con delicatezza e ovviamente sapienza mi lubrifico il culo e pin piano iniziò a spingere e subito franò dentro , dando molti colpi in rapida successione senza affondare più di due tre centimetri , per far cedere l’anello interno , presto sentì che lo sfintere era pronto iniziò affondando pian piano sempre più in fondo, sentivo quella sensazione che da troppi anni era mancata in me e che il fato guidato dall’istinto senza avere l’intenzione tornò a riempirmi il cavo anale, lei era davvero brava chissà quanti novizi aveva sverginato, io sdraiato a gambe larghe con lei che mi pompava con vigore , non con violenza ero tornato a segarmi.
Mi tornò rapidamente in testa che la mia posizione preferita anni prima con Pistone era stare su di lui e farmi pompare, di colpo mi fermai e feci sdraiare sulla schiena Leyla e subito salii su di lei, presi il cazzo diventato nodoso e duro come il marmo e me lo puntai sul buco ed iniziai a sedermi su quel palo pian piano fono a sentire la sua presenza dentro , anche se era da tempo che non facevo certe cose e anche il cazzo di Leyla era davvero notevole, l’ingombro che sentivo nel culo non sembrava poi molto di più di quello che era nei miei ricordi di Pistone.
In quell’andare e vieni presto sentii il cazzo che si gonfiava e la cosa non era sfuggita a Leyla che avverti un cambio di ritmo nella mia masturbazione mi tirò a se in modo che lei era in una posizione più naturale per pomparmi da sotto , iniziò un minuto di colpi forsennati da parte di lei che adesso sentivo anche dentro di me , che se non fosse stato per lo stato di eccitazione sarei sicuramente saltato via passarono ancora pochi secondi e Leyla mi serrò le braccia sui fianchi e mi tenne giù, sul suo bacino come fosse uno sgabello a sentire le ultime pulsazioni arteriose del cazzo dentro di me, mi ritrovai su di lei tutto imbrattato del mio sperma ,era stata quella la prima volta che venni senza segarmi , stimolato solo dal piacere di Leyla dentro di me.
Restammo sul divano a parlare per qualche minuto , dove gli dissi di come il suo linguaggio fosse molto più spigliato adesso di quando era in macchina anche se con un tono meno femminile, lei mi disse che se si fosse presa a parlare poi mi sarei accorto che non era una donna e sarei scappato, e che aveva avuto la sensazione che per quella sera ero quello che serviva anche a lei.

Faccio una considerazione che però capiranno o sapranno valutare solo quelli che avranno letto anche “ Pistone …le origini” ..Se non ci fosse stato Pistone nella mia adolescenza la mia vita sessuale avrebbe avuto lo stesso andamento, questa è una domanda che spesso mi faccio e che non riesco a trovare una risposta.

...ma chi saprà rispondere!?!?!


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